Danno da perdita di chance e danno non patrimoniale: differenze e distinzioni
In caso di soggetto deceduto a causa della tardiva diagnosi di una malattia oncologica, si deve stare attenti a non confondere l’istanza di risarcimento del danno non patrimoniale da perdita del rapporto parentale con la diversa istanza di risarcimento del danno da perdita di chance.
Il risarcimento del danno da perdita di chance è una ipotesi di danno di creazione giurisprudenziale e si ha dalla elaborazione del modello teorico del danno patrimoniale che si caratterizza per la perdita della “possibilità” di conseguire un risultato diverso e migliore.
Malattia oncologica e danno da ritardo nella diagnosi: chiarimenti sul risarcimento
Le due istanze di risarcimento -del danno per la perdita del rapporto parentale e la perdita di chance– sono diverse perché fanno riferimento a due diversi eventi.
Nel caso del paziente affetto da malattia oncologica, deceduto per il ritardo della diagnosi e quindi per il ritardo nelle cure e nelle terapie che, se somministrate per tempo, avrebbero rallentato e/o modificato il percorso della malattia, siamo in presenza di un danno evento da mancanza del risultato e non dalla possibilità (mancata) di un risultato sperato e, pertanto, non è corretto parlare di perdita di chance.
La relazione tra condotta colpevole e perdita di chance di sopravvivenza nella responsabilità medica
In ambito oncologico è corretto parlare di perdita di chance di sopravvivenza solo nel caso in cui la condotta colpevole del sanitario abbia avuto come conseguenza un evento di danno incerto, ad esempio nel caso in cui le conclusioni della CTU dovessero essere nel senso di insanabile incertezza rispetto all’eventualità di maggior durata delle vita e di minori sofferenze, ritenute solo possibili, alla luce delle conoscenze scientifiche e delle cure standard del tempo in cui si è verificato l’evento.
Questa «incertezza eventistica» può essere risarcita equitativamente come possibilità perduta, sempre che sia provato (nel senso del «più probabile che non») il nesso causale tra la condotta e l’evento incerto (ossia la possibilità perduta), che peraltro dovrà superare i filtri di apprezzabilità, serietà e consistenza.
Danno evento e danno da possibilità perduta: comprensione delle distinzioni nel contesto oncologico
Solo sull’identificazione del danno incide l’incertezza del risultato, e non sull’analisi del nesso. Opportuno è non confondere il grado di incertezza della chance perduta con il grado di incertezza sul nesso causale, che potrà essere escluso dalla possibilità di fattori alternativi che interrompano la relazione logica con l’evento, come ad esempio la sopravvenienza di altra patologia per sé sola determinante a causare l’esito infausto.
Legal Team Sanasanitas